Una delle usanze più diffuse nei paesi arabi e quindi è quella di fumare dal Narghilè, vi sono addirittura dei locali, chiamati Shisha Bar, dedicati a questo antico quando diffuso rituale, molto comune, ma che racchiude diversi significati, ovvero l’unione, l’amicizia e la fratellanza tra gli uomini.
Non è come si può pensare solo un modo di fumare, ma è parte integrale della cultura tradizionale del popolo arabo, è una vera e propria attività sociale, alla quale molti si dedicano ogni giorno.
Il narghilè, chiamato in lingua egiziana Paese da cui proviene, Shisha è uno strumento specifico per il fumo, è composto da un contenitore contenente acqua, al suo interno c’è una spirale, che raffredda il fumo, prima di passare attraverso un tubicino flessibile, da mettere in bocca.
Vi sono narghilè di diverse dimensioni, con un solo tubicino per la fumata singola, ma anche con più tubi che permettono la fumata collettiva.
I tabacchi che vengono usati non sono quelli classici delle sigarette, che tutti conoscono, piuttosto sono simili a quelli usati per la pipa tradizionale, ma sono una miscela di tabacco estremamente speziato, miscelato con del glucosio alcolico liquido, ovvero la melassa.
Questa ha due precise funzioni, la prima è quella di ritardare il più possibile la combustione e la seconda è per addolcire il fumo che ne deriva.
I tabacchi possono essere aromatizzati oppure no a seconda dei gusti si può scegliere: alla menta, agli agrumi, alla frutta al caffè o alle spezie, tutti aromi che regalano nuovi gusti e sapori, per vivere una esperienza unica nel suo genere.