Tutte le batterie per auto, indifferentemente dalla tipologia, hanno un compito molto importante: accumulare energia da trasmettere, poi, sotto forma di elettricità. Nessuna batteria, però, vale come un’altra: non si tratta solo del prezzo, ma soprattutto della compatibilità con l’auto. Ogni macchina monta una batteria ben specifica che è indicata sul libretto di guida, e solo quella.
Infatti, esistono diversi tipi di batterie che rispondono ad esigenze differenti: con gli anni i produttori di auto hanno dovuto scontrarsi con una richiesta di potenza sempre maggiore che andasse a soddisfare tutti i nuovi componenti elettrici come l’aria condizionata e i sistemi di navigazione.
Le batterie piombo-acido sono quelle che si trovano più facilmente e le più diffuse sulla maggior parte delle auto, ma anche le più pesanti. Sono costituite da lastre di piombo immerse in una soluzione d’acido, e risalgono addirittura alla prima metà dell’800. Le batterie AGM – che sta per Absorbent Glass Material – invece, al posto del piombo hanno lastre in fibre di vetro: questo le rende molto leggere e potenti, l’ideale per le auto che richiedono prestazioni elevate. Per questo tipo di vetture che hanno bisogno di molta potenza sono consigliate anche le batterie a gel, che contengono un gel nel quale l’acido si trova sospeso: questo le rende molto sicure, in quanto riduce drasticamente il rischio di fuoriuscite del liquido e, di conseguenza, di guasti alla batteria. Un altro tipo di batterie molto utilizzate, e non solo nelle vetture, sono quelle agli ioni di litio: piccole e leggere, devono la loro efficienza ad un’alta densità energetica e si trovano per lo più sulle auto ibride ed elettriche. Infine, troviamo le EFB – Enhanced Fooded Battery –, che si trovano comunemente sui veicoli dotati di sistema Start & Stop e accumulano energia tramite il poliestere, che aiuta ad aumentare la durata della vita della batteria.
Una volta appurato cosa contengono e come sono fatte le batterie per auto è utile e interessante sapere cosa succede esattamente al loro interno, specialmente quando qualcosa va storto: così si è più consapevoli dei rischi e delle azioni da evitare.
Il primo motivo per cui si rende necessario cambiare la batteria dell’auto è l’auto-scarica: anche quando la vettura non è in moto o non è proprio collegata, infatti, perde di capacità. È un processo naturale e inevitabile ma, per farla durare più di un paio di anni, bisogna sempre assicurarsi che la batteria che si vuole installare sia nuova e che non stia già prendendo polvere da qualche anno. Un’altra causa piuttosto comune è la solfatazione, soprattutto nei casi in cui non si mette l’auto in moto da un po’: i cristalli di solfato si depositano sulle piastre presenti nella batteria, impedendo le reazioni chimiche di carica e scarica. Se l’auto è abituata a urti o forti vibrazioni, invece, il motivo del guasto sarà più terra a terra: infatti è probabile che il contenitore dell’elettrolita si rompa, lasciando uscire il liquido necessario al corretto funzionamento della batteria.
Quelli elencati sono problemi comuni ad una batteria 100ah come ad una da 60ah, per cui si evince una cosa: non importa il tipo di batteria o la potenza richiesta dalla vettura, una buona e puntuale manutenzione dell’auto è l’unico modo per garantirne l’ottimo funzionamento.