L’impianto idrico sanitario è quello predisposto al trasporto e alla distribuzione dell’acqua per uso sanitario e cioè quell’acqua che tutti i giorni utilizziamo in casa in bagno o in cucina. Tubi, reti e componenti di ogni tipo sono presenti all’interno di ogni abitazione, ma non tutti sanno come funziona un impianto idrico di questo tipo e soprattutto quali sono le fasi di progettazione.
Per tutte queste operazioni è fondamentale fare affidamento su esperti del settore come un idraulico a Milano. Intanto cerchiamo di fare il punto della situazione su quel che concerne il funzionamento dell’impianto.
Impianto idrico: progettazione e componenti principali
Il sistema idrico può essere centralizzato o autonomo, ma nella stragrande maggioranza dei casi la principale fonte di approvvigionamento d’acqua per gli edifici è l’acquedotto pubblico. Il percorso dell’acqua predisposta per uso domestico inizia sempre da lì e tramite il contatore procede nella rete di distribuzione fino a giungere ai terminali.
Nello specifico quindi gli elementi interessati dal percorso dell’acqua sono:
- il contatore: strumento grazie a cui fluisce l’acqua che proviene dalla rete pubblica. Il contatore è dotato di appositi indicatori utili per quantificare l’entità del flusso. Generalmente per consultare il contatore basta sollevare il coperchio e leggere subito i valori rilevati, così da avere una stima del consumo. Ciò è utile anche per verificare che l’impianto funzioni correttamente e vi sia un normale corso dell’acqua;
- il rubinetto generale: grazie a questo rubinetto è possibile regolare il flusso dell’acqua all’interno dell’impianto e quando vi fosse la necessità è possibile anche interrompere l’alimentazione. Questo può essere necessario in caso di manutenzione e di perdite;
- la rete di distribuzione: a sua volta costituita da altre componenti come i tubi di distribuzione, le colonne montanti, i tubi distributori e le valvole d’intercettazione;
- il sifone: strumento che è posto sempre in corrispondenza dei diversi punti terminali. Grazie a ciò l’acqua di scarico passa direttamente attraverso tubature separate e così si evita che si generi il reflusso delle acque;
- l’autoclave: la sua presenza può essere utile in caso di utenze situate ai piani superiori, soprattutto nei palazzi piuttosto alti. L’autoclave fa sì che l’acqua possa così raggiungere maggiori altezze.