L’importanza di smaltire correttamente l’amianto

L’amianto è un minerale naturale molto fibroso. Sono proprio le sue fibre a causare i danni ormai noti alle persone. La forma nella quale è più dannosa è l’amantro friabile lasciato mal conservato, spesso abbandonato anche in grandi quantità nell’ambiente. Composto dal 100% di fibre, queste non sopportano infatti l’esposizione alla pioggia, la sollecitazione maccanica e lo stress termico.

Le fibre infatti si disperdono facilmente nell’aria e possono poi essere inalate dalle persone. Un po’ meno pericoloso è l’eternit ma comunque vietato. Al suo interno ci sono circa il 10-15% di fibre.

Estrazione e divieti successivi

L’estrazione dell’amianto è stata particolarmente intensiva a causa degli ottimi vantaggi che portava nel settore edile, dell’industria e dei trasporti. Dal 1960 al 1990 cessano le attività di estrazione. In Italia la miniera di Balangero in Piemonte era la più importante.

Nel 1992 ne viene vietato l’utilizzo. I danni erano ormai noti. Oggi quasi tutti sono consapevoli dei danni dell’amianto anche se in molti li sottovalutano. Purtroppo è facile trovare lastre di amianto abbandonate in natura, oppure amianto che riveste ancora i tetti o dentro i cassoni che raccolgono l’acqua. Molte persone invece di contattare aziende che si occupano dello smaltimento amianto a Roma ignorano il problema. E’ chiaro invece che non deve essere rimosso con dei metodi fai da te perché il rischio è quello di disperdere molte fibre nell’aria, mettendo a repentaglio la propria e l’altrui salute.

I danni dell’amianto

L’amianto è pericoloso per i polmoni. Può provocare tumori e calcificazione degli stessi. Uno smaltimento consapevole perciò è necessario. I danni dall’esposizione di amianto si possono manifestare anche quarant’anni dopo.

Dove veniva utilizzato

L’amianto veniva usato nel settore dell’edilizia, dell’industria e dei trasporti. Sfruttato per creare coperture degli edifici industriali, per realizzare freni, tubazioni, pavimenti, tessuti, abiti, carta e cartone. Tra i vantaggi, oltre al basso costo, vi erano: l’elevata resistenza al fuoco, isolamento termico ed elettrico, facile da lavorare e da mescolare con altre sostanze, elevata resistenza agli acidi.